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Oasi Naturale San Gherardo

Nata quindici anni fa dalla riqualificazione di una cava situata lungo la valle del fiume Reno a Pontecchio, nei pressi di Palazzo de’ Rossi, l’Oasi naturale San Gherardo rappresenta oggi un luogo di conservazione della biodiversità e di tutela della flora e della fauna locale. 

Essa è formata da ampie praterie e da due grandi zone umide d’acqua dolce, dove sono stati impiantati alberi, arbusti e piante acquatiche. 

E’ stato così ricreato l’habitat per la sopravvivenza di specie vegetali rare e di alcune specie animali: volatili come il germano reale, l’airone cenerino, il martin pescatore, il beccaccino e rapaci come il falco pellegrino, hanno trovato nelle zone palustri e nelle pareti del Contrafforte Pliocenico l’ambiente adatto per rifugiarsi, riprodursi e alimentarsi durante lo svernamento.

All’Oasi si accede attraverso periodiche visite guidate adatte a grandi e piccini, occasione per praticare il birdwatching, effettuare passeggiate naturalistiche e conoscere meglio gli aspetti geologici e morfologici del territorio.

L'Oasi dispone di una Casa della Natura: un centro di documentazione e divulgazione scientifica attrezzato con spazi didattici e servizi di accoglienza per gruppi e scolaresche, dove approfondire lo studio delle specie autoctone e degli ambienti naturali delle zone umide.

Inoltre l’Oasi si trova lungo il percorso della Via degli Dei, il tracciato di origine etrusca che collega Bologna a Firenze, e i tanti appassionati che percorrono questo storico itinerario, a piedi o in mountain-bike, hanno ora a disposizione un nuovo spazio di sosta dove rifornirsi di acqua potabile.

 

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Cosa fare e vedere all'Oasi

- Attività di Birdwatching.
- Visite con guide naturalistiche.
- Censimenti della flora e della fauna, aiutati da esperti.
- Allevamento di anfibi rari e minacciati, come l'ululone appenninico.
- Tante altre attività di volontariato per la conservazione della natura.
- Educazione ambientale per le scuole.

- Gli aspetti geologici e morfologici (le argille e il catino calanchivo di San Gherardo, le arenarie plioceniche del Balzo dei Rossi, il terrazzo del Fiume Reno).
- Il bosco ripariale a salici e pioppi e la vegetazione palustre.
- I prati aridi e la vegetazione specializzata del calanco.
- La vegetazione delle pareti arenacee.
- I boschi a carpino nero e querce.
- L'ululone appenninico e tanti altri anfibi.
- Le lucertole muraiole e campestri, la luscengola e diversi altri rettili.
- Gli uccelli delle zone umide (anatre, folaghe, aironi, svassi, cormorani,  ...).
- Il falco pellegrino che nidifica nelle pareti del Balzo dei Rossi e gli altri rapaci.
- Il succiacapre e gli altri uccelli dei cespuglieti e delle praterie calde.
- L'istrice e molti ungulati (capriolo, daino e cinghiale).
- La volpe e il lupo.

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