Borgo di Colle Ameno
Nato da un progetto illuministico di Filippo Carlo Ghisilieri, Borgo di Colle Ameno si presenta come un complesso di edifici rossi; l’idea iniziale era quella di realizzare una città ideale autonoma, un centro di cultura e arte, di sperimentazione scientifica e di attività artigiane, un nucleo di urbanistica che comprendesse botteghe, un ospedale, scuderie, depositi, magazzini, una chiesa, una fabbrica di maioliche, oltre naturalmente alla villa padronale con le strutture annesse.
L’oratorio barocco, risalente al 1700 e dedicato a Sant’Antonio da Padova è unico nel suo genere; a pianta cruciforme, la facciata esterna, che comprendeva l’ospedale, è caratterizzata da due portali di ingresso e da un alto campanile a vela sotto il quale è dipinto un orologio.
Al suo interno invece si possono osservare dipinti, affreschi, altari in legno e sculture realizzate dai maestri Angelo Gabriello Piò e Mauro Aldrovandini.
Nel 1944, durante la seconda guerra mondiale, venne insediato nel Borgo un campo di prigionia e di smistamento, qui i nazisti raccoglievano i civili per poterli utilizzare come manodopera, sia per la realizzazione della Linea Gotica, sia da trasferire in Germania. A guerra finita, furono rinvenute fosse con i resti di 21 persone.
Per ricordare le vittime, è stata costruita l’Aula della memoria, all’interno della quale sono esposti documenti e oggetti del periodo, visitabile durante le visite guidate.
Il Borgo di Colle Ameno è tuttora abitato, gli spazi destinati alle botteghe artigiane sono stati recuperati. Si può ancora vedere una delle attività originarie del Borgo: la realizzazione delle antiche ceramiche di Colle Ameno bianche e azzurre con decorazioni naturalistiche.
Il rilancio del Borgo
Aula della Memoria
Durante la Seconda Guerra Mondiale, Colle Ameno venne utilizzato dall’esercito tedesco come supporto delle forze aeree, come ospedale militare, come campo di prigionia e centro di smistamento.
Immagini, testimonianze, reperti sono conservati nell’Aula della Memoria, centro di documentazione e consultazione multimediale e percorso didattico dal ventennio fascista ai nostri giorni.
La città ideale
Il Comune di Sasso Marconi, intende riportare Colle Ameno al suo antico splendore, ricreando le condizioni esistenti nel ‘700, quando il borgo, era conosciuto per la sua vivacità culturale.
Immaginando il luogo come una sorta di ‘Città ideale’ dove, proprio come un tempo, è possibile vedere artigiani e artisti al lavoro, visitare mostre, realizzare iniziative capaci di restituire al borgo un ruolo centrale nella vita culturale della città, rendendolo al tempo stesso un luogo di interesse per turisti e visitatori.
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