La tv, il cinema, la stampa e la radio hanno contribuito per anni ad incentivare il turismo nelle regioni italiane. Il nostro Appennino non è stato da meno, raccontato attraverso ogni mezzo di comunicazione, attraverso ogni epoca. Questo progetto vuole raccogliere e spiegare perché il territorio bolognese è stato collettore di tantissimi personaggi illustri legati alla comunicazione: da Guglielmo Marconi a Pupi Avati, da Giorgio Diritti ad Enzo Biagi, da Don Dossetti ai moderni Manetti Bros; tutti hanno trovato nell’Appennino un luogo accogliente per sviluppare idee, progetti, storie e per compiere esperimenti importanti per la scienza italiana.
È proprio Guglielmo Marconi, che dà il nome alla Città della comunicazione Sasso Marconi, con i suoi esperimenti sulla telegrafia senza fili, ad aver dato il via a questa idea. Un racconto attraverso le parole e le immagini trasposte nei tanti mass media, che nel tempo hanno trovato bellezza e risposte nella montagna bolognese.
Alto Reno Terme
Casalecchio di Reno
Valsamoggia
Alto Reno Terme vanta un passato segnato dall’eccellenza. Il territorio è noto per essere una delle più antiche e rinomate terme italiane già conosciute ai tempi dei romani. In tempi più recenti è invece diventata il centro della musica soul in Europa. Ricco di località di grande suggestione, Alto Reno Terme è un rinomato centro di villeggiatura adagiato sull’ultimo lembo dell’Appennino.
Casalecchio di Reno si trova tra la pianura e le prime colline dell’Appennino Emiliano e nel cuore della vallata del fiume Reno dal quale prende il nome. All’inizio del Novecento era una delle mete preferite di villeggiatura e considerata la “Svizzera bolognese”. Tra i suoi “angoli” più belli si trovano l’imponente Chiusa del Reno, la più antica opera idraulica d’Europa ancora in funzione e il famoso Parco Talon, uno delle più suggestive e pittoresche aree verdi intorno a Bologna.
Valsamoggia è un territorio che si snoda tra pianure e dolci rilievi, alternati da aspri calanchi. Offre molteplici possibilità di visite e passeggiate: dal Parco Regionale dell’Abbazia di Monteveglio alla Rocca dei Bentivoglio di Bazzano, dal borgo fortificato di Castello di Serravalle, alle eleganti ville storiche del ‘600 di Crespellano, dal Pignoletto del Consorzio del Vino dei Colli Bolognesi al rinomato tartufo del Festival Internazionale a lui dedicato di Savigno.
Zola Predosa
Monte San Pietro
Sasso Marconi
Città del vino e della mortadella è sede di una delle più antiche strade del vino: la Via dei Brentatori. Zola Predosa è ricca di ville storiche. Tra le più importanti troviamo Palazzo Albergati, una maestosa - villa del ‘600 immersa in un parco secolare, disegnata dall’architetto Gian Giacomo Monti, che disegnò l’arco di inizio del porticato di San Luca. Villa Edvige Garagnani, Palazzo Bentivoglio Pepoli, Villa Magnani - e Palazzo Stella. Per gli amanti dell’arte contemporanea, non può mancare la visita al Museo d’arte Moderna e Contemporanea Ca’ la Ghironda.
Nel cuore dei Colli Bolognesi, Monte San Pietro soddisfa appieno tutte le esigenze dei visitatori che scelgono questo territorio: vanta ampie vallate e paesaggi mozzafiato per gli amanti della natura, possibilità di itinerari a piedi o su due ruote per gli appassionati di sport, cantine e vigneti autoctoni per i turisti enogastronomici ma anche luoghi di grande importanza storico-culturale come L’antica chiesa di Amola, Ca’ dei Ghedini e la famosa Badia dei SS.
Fabiano e Sebastiano (località La Badia) da sempre luogo di accoglienza e ricovero per i pellegrini.
Porta dell’Appennino, da sempre Sasso Marconi è considerato un luogo dove storia, natura e paesaggio si intrecciano tra loro: luogo in cui la denominazione si deve alla presenza sul territorio del “Sasso di Glosina”, che domina la confluenza delle vallate dei fiumi Setta e Reno e al celebre scienziato Guglielmo Marconi, a cui è dedicato il Museo Marconi, all’interno del quale è possibile scoprire la vita e le invenzioni di Marconi oltre che a ripercorrere le origini della telecomunicazione. Borgo di Colle Ameno, Palazzo de’ Rossi, l’Oasi San Gherardo con l’acquedotto romano, sono solo alcuni dei luoghi assolutamente da non perdere a
pochi passi da Bologna!
Monghidoro
Marzabotto
Lizzano in Belvedere
Luogo di nascita del famoso cantante italiano Gianni Morandi, in passato Scaricalasino, oggi Monghidoro, è un importante centro turistico e commerciale.
Lo scrittore Giordano Berti lo ha definito “Crocevia dell’Europa” grazie alla sua posizione geografica. Nel corso dei secoli è stato luogo di passaggio obbligatorio tra la Pianura Padana e l’Italia Centrale.
Marzabotto è un centro abitato fin dall’antichità, ce lo dimostrano i resti di Kainua, una delle città etrusche meglio conservate d’Italia, risalente al VI secolo a.C.. La posizione strategica del comune, vero e proprio crocevia tra Emilia e Toscana, ne fece un centro nevralgico anche durante la Seconda Guerra Mondiale, quando Marzabotto, in quello che oggi è il Parco Storico di Monte Sole, fu teatro della più sanguinosa strage nazista in Italia.
A circa 70 chilometri da Bologna si trova il Parco regionale del Corno alle Scale, cima più alta dell’Appennino bolognese e località ideale per gli appassionati di sport, estivi ed invernali. Il paese di Lizzano in Belvedere e i borghi di Vidici atico, Pianaccio, Poggiolforato, Monteacuto delle - Alpi sono tra i più caratteristici, piccole eccellenze con peculiarità da scoprire e in cui ritrovare il tempo che fu.
Grizzana Morandi
Conosciuta per i suoi scorci rappresentati dal celebre pittore Giorgio Morandi, il comune di Grizzana Morandi ospita la famosa Rocchetta Mattei, un castello edificato nel diciannovesimo secolo dal conte Cesare Mattei che vede l’alternarsi di diversi stili, dal neo medievale al moresco al liberty, ma anche lo splendido borgo medievale la Scola, nato - come quartiere militare e luogo di resistenza e di fesa del centro monastico di Montovolo, e la Chiesa di S. Maria Assunta di Riola, del grande architetto finlandese Alvar Aalto, unica nel suo genere.